Quando avevo tredici o quattordici anni aspettavo l’arrivo dei miei diciotto anni con un’ansia quasi febbrile, pensavo che una volta raggiunta la maggiore età sarei stata libera di fare tutto ciò che mi pareva, feste a non finire, viaggi in tutto il mondo e una vita spericolata degna di Vasco Rossi oppure avventure mondane alla Carrie Bradshaw. Be’, così non è stato. Non appena concluso l’esame di maturità, prima di cominciare l’università, iniziai a lavorare in un negozio di un pazzo schiavista che pensava di poter guadagnare quanto un broker di Wall Street vendendo camicie a quadretti ai turisti tedeschi…